Ho completato la scrittura dei quattro inni al nostro Santo Patrono che mi ero prefisso di comporre per la preghiera mensile a San Pantaleone: il primo è un inno alla Croce, criterio decisivo della vita del nostro Santo; il secondo celebra il momento del martirio; il terzo ricorda le grazie ottenute dalla sua intercessione, soprattutto per i malati; il quarto, infine, narra la storia del culto miglianichese ricordandone gli eventi più significativi.
Questi inni possono essere cantati con alcune melodie degli inni della “Liturgia delle ore” composti da vari autori (soprattutto dalle comunità monastiche), badando ovviamente a verificarne la metrica; essi sono scritti in quartine, come quasi tutti gli inni liturgici; il primo è composto da novenari, il secondo da endecasillabi (giambici); il terzo e il quarto da decasillabi; tutti e quattro sono senza rima.
Don Amerigo Carugno
IL MARTIRE LUNGIMIRANTE
O croce, sapienza di Dio,
nell’ora più buia e dolente
del martire Pantaleone
sei stata la guida sicura.
Sei via tracciata dal Cristo,
donata al discepolo santo
per regola certa di vita,
per strada diritta di pace.
Tu sveli gli inganni del mondo,
annienti le vane ricchezze,
abbatti l’orgoglio violento
dell’uomo che brama il potere.
Così Nicomedia famosa,
i suoi imperatori superbi
che dèi vantavano d’essere,
nessuno ricorda, né teme.
Per tutta la terra, invece,
si leva la lode gioiosa,
s’innalza il nome beato
del Santo che vide lontano.
O croce, divino criterio
che giudica i fatti e le cose,
ispiraci scelte decise,
rinuncia, costanza, servizio.
E lungo lo stesso cammino
del Cristo ucciso e risorto,
ci guidi dal regno celeste
il Martire lungimirante.
Amen.
D’INCENSO POCHI GRANI
D’incenso pochi grani tra le mani
decideranno tutta la tua vita,
il fuoco arde vivo nel braciere
l’omaggio attende al dio imperatore.
La folla accorsa scruta ogni gesto,
il magistrato invita a compier l’atto;
l’offerta dell’incenso può salvarti,
restituirti fama, onore e soldi.
Ma se d’intorno cresce confusione,
in te c’è pace e chiara decisione:
non tradirai il tuo Salvatore
e lo raggiungerai nel paradiso.
O santo martire Pantaleone,
osserva questo mondo pari al tuo,
e dona a noi che siamo tuoi amici
coraggio saldo che non teme morte.
Amen.
IL TUO CIELO SARÀ COMPASSIONE
Una voce discesa dall’alto
nel momento del duro martirio
stabilì la tua nuova missione:
il tuo Cielo sarà compassione!
Tu che in terra guarivi i malati
invocando il nome di Cristo,
ora guardi, clemente e pietoso,
chi a te con fiducia si volge.
Sei vicino al Signore che ami,
e ancora e per sempre lo preghi
per gli stessi piagati e afflitti,
che servisti sollecito in vita.
Santo medico Pantaleone,
ti preghiamo, sorreggi e risana
ogni infermo che soffre nel corpo,
nella mente o nell’anima eterna.
E fra tutti soccorri i morenti,
dona loro anelito al Regno,
pentimento sincero nel cuore,
perché il Padre clemente li accolga.
Amen.
DI MIGLIANICO IL POPOLO PIO
Una mano d’artista valente
la tua effigie incise nel legno,
e dipinse il tuo viso, i tuoi occhi,
il tuo sguardo misericordioso.
Di una grangia di monaci miti
una piccola chiesa nei campi
di una fertile piana, tra i fiumi,
custodì la tua immagine santa.
Di Miglianico il popolo pio
ti conobbe, ti amò e ti scelse
quale grande patrono nel Cielo
e segreto amico del cuore.
E tu, Santo di terre lontane,
questo suolo adottasti per patria
e accogliesti per figli diletti
quanti a te fiduciosi ricorsero.
E se un giorno di odio tremendo
dilagò il furore nemico
che abbatté la tua antica dimora,
di speranza un segno donasti:
la tua immagine presto celata
fu sottratta al violento saccheggio,
e ben presto seguì pellegrina
la tua gente tra mura sicure.
E così fin d’allora dimori
nella chiesa dell’Angelo santo
e dall’alto del monte tu vegli,
rassicuri, guarisci e proteggi.
E le folle ancora ti acclamano,
le tue grazie raccontano grate,
benedicono il santo tuo nome,
o patrono san Pantaleone!
Amen.