Anche quest'anno il cammino dei gruppi della nostra Azione Cattolica parrocchiale, nel mese di gennaio, ha riguardato il tema della pace. Lo spunto, come di consueto, ci è stato dato dal messaggio che ogni 1 gennaio il Papa diffonde per la Giornata Mondiale della Pace.
In particolare in questo gennaio 2008 ogni gruppo, a partire dai piccolissimi dell'ACR fino agli adulti, ha riflettuto sulle diverse situazioni di “non pace” presenti nel mondo.
Per questo si è scelto di rappresentare il frutto delle varie riflessioni con dei simboli che sono stati collocati su un planisfero, riprodotto in scala ed esposto nella chiesa di San Rocco.
Per quanto riguarda l'analisi delle situazioni negative presenti nei vari continenti, l'attenzione degli Adulti è stata rivolta alle Americhe. Esaminando alcune sfaccettature della vita di un continente così vasto, è emerso un mondo che spesso viaggia su due binari opposti dove forti sono le contraddizioni tra: ricchezza e povertà, proclamazione di diritti e pena di morte, ambiente da conservare e disastri ambientali.
I Giovani-Adulti hanno messo a fuoco un particolare problema che riguarda la produzione di gas naturale in Russia il quale, anziché essere una risorsa per lo sviluppo e la ricchezza della popolazione, è usato come strumento di potere e di ricatto ai danni dei Paesi vicini quali l'Ucraina e la Bielorussia.
I Giovani hanno studiato più da vicino quello che succede nel nostro continente, l'Europa. In diversi territori del continente europeo ci sono ancora popoli ed etnie che cercano l'indipendenza uccidendosi a vicenda con colpi di stato e bombardamenti sui civili. Questa è la situazione che, ad esempio, vivono il Kosovo e la Serbia. Non solo, anche in Paesi “più avanzati” come la Spagna c'è la minaccia della lotta armata portata avanti dall'ETA.
I Giovanissimi, poi, hanno analizzato alcune situazioni del continente asiatico. Rilevando – per un verso – la totale assenza di sviluppo umano in alcuni stati dell'ex-URSS e del Medio Oriente, a causa di guerre religiose e non. E – per l'altro – la condizione di alcuni paesi del sud-est asiatico che celano dietro ad una forte crescita demografica ed economica, lo sfruttamento dei bambini e di chi è più povero.
Infine i bambini e i ragazzi dell'ACR si sono soffermati sui problemi che affliggono vari stati del continente africano come la Sierre Leone, il Darfur, la Somalia, l'Etiopia, l'Eritrea. Un'attenzione è stata data anche allo sfruttamento che molte delle multinazionali più conosciute in Occidente mettono in atto tra le popolazioni dei paesi sottosviluppati.
I bambini e i ragazzi, dopo aver riflettuto nei gruppi su queste situazioni, sono passati al lavoro concreto, rispondendo alla proposta fatta loro dall'Azione Cattolica dei Ragazzi a livello nazionale. Il progetto è di aiutare i bambini soldato della Sierra Leone a costruirsi un futuro migliore attraverso un'istruzione adeguata. È stata così promossa una raccolta di fondi per la costruzione di due scuole ed un pozzo di acqua potabile nella città di Makeni, una delle diocesi più grandi della Sierra Leone.
Aderendo a questa proposta del Centro Nazionale, gli acierrini della nostra parrocchia hanno realizzato con le loro mani vari oggetti (cornici, braccialetti, portachiavi ecc…): il tutto è stato venduto nella “Planis-fiera”, un mercatino che si è svolto in parrocchia domenica 17 febbraio dopo la S.Messa. Il ricavato di questa iniziativa (€ 300,00) andrà a finanziare il progetto per la Sierra Leone.
Anna Turtù